Quo vado?

Ein Film von Gennaro Nunziante

ProduktionProduktion / Release

Komödie
Italy
2016
88min
IMDB-Rating: 6.6/10
Filmrating: 10 (10)
Alterskategorie: 10/8
ProCinema #1011.148
Kinostart CH-D: 21.01.2016
Kinostart CH-F: 27.01.2016
Kinostart CH-I: 01.01.2016

Synopsis DESynopsis DE

“Quo vado?” erzählt die Geschichte von Checco, einem Jungen, der sich alle Träume seines Lebens erfüllt hat. Er wollte bei seinen Eltern leben und so eine kostspielige Unabhängigkeit vermeiden und er schaffte es. Er wollte auf ewig verlobt sein, ohne jemals die Verantwortung einer Ehe mit Kindern einzugehen und er schaffte es. Aber vor allem träumte er seit jeher von einer sicheren Arbeit und er schaffte es, das Maximum zu bekommen: eine Festanstellung in der Landesverwaltung für Jagd und Fischerei. Mit dieser bewundernswerten Leichtigkeit lebt Checco ein Leben, welches alle vor Neid erblassen lässt. Eines Tages jedoch ändert sich alles. Die Regierung beschliesst die Reform der öffentlichen Verwaltung, welche mit der Loslösung der Provinzen einhergeht. Einberufen ins Ministerium der erbarmungslosen leitenden Beamtin Sironi, wird Checco vor eine schwierige Wahl gestellt: die Festanstellung verlassen oder weit weg von zuhause versetzt werden.
Für Checco ist die Festanstellung heilig und nur um sie zu behalten, akzeptiert er die Versetzung. Um ihn zu seinem Rücktritt zu bewegen, lässt ihn die Doktorin Sironi in verschiedene Gegenden Italiens reisen, wo er die unwahrscheinlichsten und gefährlichsten Rollen spielen soll, aber Checco hält all dem heldenhaft stand. Die abgekämpfte Sironi setzt noch einen drauf und versetzt ihn an den Nordpol in eine italienische Wissenschaftsbasis, mit der Aufgabe, die Forscher vor dem Angriff der Eisbären zu schützen. Gerade als er kurz davor steht, seine geliebte Festanstellung aufzugeben, lernt Checco Valeria kennen, eine Forscherin, die aussterbende Tiere studiert und er verliebt sich hoffnungslos in sie. So beginnt ein fantastisches Abenteuer, im Laufe dessen Checco eine neue Welt entdecken wird, indem er seine kleine Existenz weit entfernten Horizonten öffnet.

Synopsis FRSynopsis FR

« Quo vado? » raconte l’histoire de Checco, un garçon qui a réalisé tous les rêves de sa vie. Il voulait vivre avec ses parents pour éviter une prise d’indépendance coûteuse et il y est parvenu, il voulait être éternellement fiancé sans affronter les responsabilités du mariage et les enfants qui en découlent et il l’a fait, mais il avait surtout toujours rêvé d’avoir un emploi stable et il a obtenu le maximum : un poste fixe au bureau provincial de la chasse et de la pêche. Avec cette merveilleuse légèreté, Checco mène une vie qui fait envie à tout le monde. Mais un jour, tout change. Le gouvernement lance la réforme des administrations publiques qui décrète le redécoupage des régions. Convoqué au ministère par l’impitoyable directrice Sironi, Checco est confronté à un choix difficile : quitter son poste fixe ou être muté loin de chez lui.
Pour Checco, le poste fixe est sacré et rien que pour le garder, il accepte la mutation. Pour le pousser à démissionner, la responsable Sironi le balade dans plusieurs villes italiennes pour qu’il remplisse les rôles les plus improbables et dangereux possibles, mais Checco résiste héroïquement à tout. À bout de forces, Sironi renchérit et le mute au pôle Nord, dans une base scientifique où il est chargé de défendre les chercheurs contre les attaques des ours polaires. Quand il est sur le point d’abandonner son cher poste fixe, Checco rencontre Valeria, une chercheuse qui étudie les animaux menacés d'extinction, et il tombe éperdument amoureux d'elle. C’est le début d’une aventure extraordinaire dans laquelle Checco va découvrir un nouveau monde et ouvrir sa vie étriquée à des horizons très lointains.

Synopsis ITSynopsis IT

Checco è stato allevato dal padre con il mito del posto fisso. A quasi 40 anni vive quella che ha sempre ritenuto essere la sua esistenza ideale: scapolo, servito e riverito dalla madre e dall'eterna fidanzata che non ha alcuna intenzione di sposare, accasato presso i genitori, assunto a tempo indeterminato presso l'ufficio provinciale Caccia e pesca, dove il suo incarico consiste nel fare timbri comodamente seduto alla scrivania. Ma le riforme arrivano anche per Checco, e quella che abolisce le province lo coglie impreparato: il suo status di single relativamente giovane lo rende idoneo alla richiesta "volontaria" delle dimissioni, a fronte di una buonuscita contenuta. Ma Checco, consigliato dal senatore che l'ha "sistemato", non cede alle richieste della "liquidatrice", la granitica dirigente Sironi e lei, al fine di liberarsene, lo spedisce in giro per tutta l'Italia, nelle sedi più disagiate e scomode. Checco si adatta e non molla. Alla Sironi non resta che tentare un'ultima carta: mandare l'impiegato al Polo Nord, in mezzo alle nevi perenni e agli orsi bianchi. Per fortuna al Polo c'è anche Valeria, una ricercatrice di grandi ideali e di larghe vedute che cambierà il destino del nostro eroe e gli farà scoprire i piaceri (e le responsabilità) di una vita civile.
Alla sua quarta commedia per il grande schermo Luca Medici racconta un'altra avventura del suo alter ego, quel "cozzalone" pugliese in perenne equilibrio fra conformismo e anarchia, cartina di tornasole dei vizi e dei difetti del popolo italico. Questa volta però il suo spiritaccio sembra edulcorato e, nonostante la storia accattivante e il fuoco di fila di battute gustose, viene meno la sua verve più genuinamente polemica e più "involontariamente" politica. Il risultato è una commedia divertente, ben congegnata dal punto di vista narrativo e ben recitata da tutto il cast (a cominciare da Medici) ma più addomesticata, e meno deliziosamente iconoclasta, delle precedenti. Per dirla con Checco: siamo convinti? Nì.
Quo Vado? arriva al cinema in una quantità spaventosa di copie, subito dopo l'uscita di Star Wars, dei cinepanettoni e de Il ponte delle spie. Ma se la prima parte del film, quella in cui Zalone (e il suo regista-autore Gennaro Nunziante) lanciano frecciate alla Tav, ai centri di accoglienza, ai "condannati alla partita Iva" e ai prepensionatori in carriera faceva sperare in una vena più caustica e critica, quest'ultima finisce con lo stemperarsi in un buonismo incongruente con l'essenza comica di Checco, capace di volgarità mirata e di irriverenza verso ogni forma di perbenismo. Quell'essenza che appare invece in tutta la sua carica satirica nelle due canzoni che Checco canta a commento del film, "I am an Italian boy" "mafia, pizza e maccheroni" e "La prima Repubblica", quella che "non si scorda mai".

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28.01.2016
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2.64 MB

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Quelle: Procinema

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